Città di kilkenny: fra storia e modernità
Ricca di storia e dotata di un clima mite e soleggiato, la città di Kilkenny è la tua migliore occasione per fare un tuffo nel passato, senza rinunciare al divertimento.
La città di Kilkenny è decisamente un centro abitato fuori dal comune. Ma non solo perché, a differenza di tutte gli altri, sorge all’interno dell’isola, anziché sulla costa, ma perché ha sempre occupato un ruolo di primo piano nella storia millenaria d’Irlanda.
Dopo essere stata l’epicentro dei più importanti accadimenti storici del Medioevo, oggi Kilkenny è una vivace cittadina, piena di ristoranti, pub e negozi, che contrastano amabilmente con le sue testimonianze più antiche, prima fra tutte il Kilkenny Castle.
Fra i castelli più visitati d’Irlanda, questa imponente costruzione medievale fu abbandonata a se stessa per ben 30 anni, durante i quali rischiò di andare in rovina. Ma nel 1967, l’ultimo discendente della famiglia Butler, proprietaria del Castello di Kilkenny, lo vendette per sole 50 sterline, affinché venisse salvato dall’inevitabile degrado. Oggi, dopo un’imponente opera di restauro, è l’ultima occasione che avrai per conoscere i volti della famiglia Butler, immortalati per sempre nella Long Gallery, l’ala del castello più vicina al fiume.
Kilkenny, città piena di storia
La città di Kilkenny, prima di perdere la sua influenza a seguito dell’assedio delle truppe parlamentariste di Oliver Cromwell, fu per moltissimi anni la capitale culturale e politica dell’Irlanda, sebbene in via del tutto ufficiosa.
Ma il vero motivo per cui si ricorda la cittadina è che fu proprio qui che, nel 1367, venne siglato lo Statuto di Kilkenny: una sorta di legislazione con la quale gli inglesi provarono ad arginare la massiccia influenza irlandese sulle comunità inglesi.
Letti oggi, gli articoli dello Statuto di Kilkenny fanno rabbrividire: negli stati moderni nessuno si sognerebbe mai di poter discriminare per legge un’altra etnia, ma all’epoca frenare l’influenza irlandese appariva come come un’impellente necessità. Gli inglesi, infatti, erano fortemente preoccupati dal sentimento antinglese dei nativi dell’isola e volevano a tutti i costi impedire che la propria nobiltà si mescolasse con quella degli irlandesi, assimilandone cultura e valori.
Per questo motivo, con la ratifica dello Statuto di Kilkenny si impose il divieto di matrimoni misti e si vietò agli inglesi di parlare e vestirsi come gli irlandesi. Non solo: ai nativi venne addirittura proibito di partecipare alle celebrazioni religiose, alimentando così la sfiducia e l’astio nei confronti della corona inglese.
Nei fatti, questa legislazioni fallì miseramente, sia perché era ormai troppo tardi, sia perché i coloni inglesi non possedevano né le risorse, né le finanze necessarie per farla rispettare. Così tutto si risolse nella “Rendita nera”, una sorta di versamento periodico ai nobili irlandesi, per scongiurare saccheggi e scorribande nei possedimenti inglesi.
Nel 1650, quando Cromwell sconfisse la città di Kilkenny, questa perse la sua centralità, recuperata solo in epoca recente, quando cominciò a vivere un nuovo rinascimento, grazie al turismo e alla ripresa economica. Se sei in visita in Irlanda, devi proprio farci un salto: dove altro potresti avere a portata di mano storia, cultura e divertimento, se non a Kilkenny?